Riflessione a Cura di Mons. Erminio Villa
1 Ottobre 2023
V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI GIOVANNI (A)
VANGELO Mt 22, 34-40
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. I farisei, avendo udito che il Signore Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
- Amore senza misura
Qual è il più grande comandamento? Gesù risponde indicando qualcosa che sta al centro dell’uomo: tu amerai. Lui sa che la creatura ha bisogno di molto amore per vivere bene.
E offre il suo Vangelo come via per la pienezza e la felicità di questa vita. Amerai Dio con tutto, con tutto, con tutto. Per tre volte Gesù ripete che l’unica misura dell’amore è amare senza misura.
Ama Dio con tutto il cuore: totalità non significa esclusività. Ama Dio senza mezze misure, e vedrai che resta del cuore, anzi cresce, per amare i tuoi familiari, gli amici, te stesso. Dio non è geloso, non ruba il cuore: lo moltiplica.
Ama con tutta la mente. L’amore rende intelligenti, fa capire prima, andare più a fondo e più lontano.
Ama con tutte le forze. L’amore rende forti, capaci di affrontare qualsiasi ostacolo e fatica.
- Dio è il prossimo: un solo amore
Da dove cominciare? Dal lasciarsi amare da Lui, che entra, dilata, allarga le pareti di questo piccolo vaso (io). Noi siamo degli amati che diventano amanti.
Domandano a Gesù qual è il comandamento grande e Lui invece di un comandamento ne elenca due: amerai Dio, amerai il prossimo. Gesù non aggiunge nulla di nuovo: il primo e il secondo comandamento sono già scritti nella Bibbia.
Eppure dirà che il suo è un comando nuovo. Dove sta la novità? Sta nel fatto che le due parole fanno insieme una sola parola, l’unico comandamento. E dice: il secondo è simile al primo.
Amerai l’uomo è simile ad amerai Dio. Il prossimo è simile a Dio. Questa è la rivoluzione di Gesù: il prossimo ha volto e voce e cuore simili a Dio. Il volto dell’altro è da leggere come un libro sacro, la sua parola da ascoltare come parola santa, il suo grido da fare tuo come fosse parola di Dio.
- Lo stesso amore: per gli altri e per sé
Amerai il tuo prossimo come ami te stesso. È quasi un terzo comandamento sempre dimenticato: «ama te stesso», perché sei come un prodigio, porti l’impronta della mano di Dio.
Se non ami te stesso, non sarai capace di amare nessuno, saprai solo prendere e possedere, fuggire, violare, senza gioia né gratitudine. Se per te desideri pace-perdono, questo tu offrirai all’altro. Se per te desideri giustizia-rispetto, tu per primo li darai.
Ma perché amare, amare con tutto me stesso? Perché portare il cuore a queste vertigini? Perché dare e ricevere amore è ciò su cui posa la beatitudine della vita.
Perché Dio-amore è l’energia fondamentale del cosmo, e amando partecipi di questa energia: quando ami, è il Totalmente Altro che viene perché la storia sia totalmente altra da quello che è.
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don Erminio